ZAFFIRI

Lo zaffiro è la pietra del mese di settembre.

In gemmologia, con il termine zaffiro (dal greco sapheiros, “di colore blu”) si indica esclusivamente il corindone di colore blu, blu-indaco. Nel commercio, il termine viene, invece, utilizzato per indicare tutti i corindoni di qualsiasi colore, ad eccezione del colore rosso che è la nota varietà rubino. La colorazione blu è dovuta alla presenza di coppie Ferro e Titanio.

Rockfeller Sapphire (62.02 carati)

Rockfeller Sapphire (62.02 carati)

Tra gli zaffiri piu famosi, ricordiamo il “Rockefeller Sapphire”, un meraviglioso esemplare di 62.02 carati dal taglio rettangolare, proveniente dalla Birmania. Acquistato nel 1934 dal finanziere e filantropo John D. Rockefeller, Jr. (1874–1960), la gemma è stata ritagliata e rimontata più volte nel corso degli anni. Attualmente è incastonata su un anello tra due diamanti triangolari.

Probabilmente, però, lo zaffiro piu conosciuto e famoso è quello da 12 carati montato sull’anello di fidanzamento della Principessa Diana e successivamente donato da suo figlio, William, alla propria fidanzata e attuale moglie, Kate Middleton.

STORIA

Lo zaffiro è da sempre il simbolo della sincerità, della verità, della fedeltà e della nobiltà, tanto da essere la pietra prediletta per i gioielli nobiliari. Le élite dell’antica Grecia ritenevano che lo zaffiro li proteggesse dalle malattie e dall’invidia. Gli antichi Persiani credevano che la terra posasse su uno enorme zaffiro che causava la colorazione blu del cielo.

COLORE 

Quiete. Il blu si colloca al polo opposto rispetto al rosso in quanto ha un effetto essenzialmente tranquillizzante. Sul piano fisiologico, ha un effetto sedativo, determinando un rallentamento delle funzioni vegetative. Sul piano psicologico, il blu favorisce la distensione, la lealtà e l’onestà.

Luscher ascrive a questo colore i significati fondamentali della quiete, dell’appagamento e dell’armonia interiore. Egli descrive il tipo “blu” come una persona con “lo sguardo dolce”, “la testa leggermente inclinata in avanti e di lato, quasi in posizione di ascolto”, “la gestualità e i movimenti lenti e quieti, la voce morbida e profonda, la loquela pacata e profonda.” “L’abbigliamento non è chiassoso: predilige le tonalità pacate, gli accostamenti tono su tono”. “I gioielli sono scelti per il loro valore affettivo piu che per quello venale”.

AffettivitàIl blu rafforza lo spirito di collaborazione e sollecita principalmente i vissuti di partecipazione. La costellazione psicologica del blu si declina nella ricerca di intimità, nel gusto delle coccole, nella fedeltà e nella conseguente affidabilità e integrità etica, nella propensione al rapporto interpersonale. Condividere e comunicare sono le modalità caratteristiche dell’archetipo blu al pari di tutte quelle che rimandano al “-con” ovvero all’esperienza della partecipazione e dell’altruismo.

Spiritualità. Quanto piu il blu è profondo, tanto piu fortemente richiama l’uomo verso l’infinito, suscita in lui la nostalgia della purezza e, in ultima analisi, del sovrasensibile” (Kandinsky). Il blu rafforza l’equilibrio interiore e rende l’individuo più sensibile, aiutandolo a prendere coscienza delle limitazioni e dei condizionamenti esterni che gli impediscono di essere autonomo nella ricerca della verità. Nel blu si esprime la pulsione all’astrazione, alla spiritualizzazione e alla meditazione, ossia alla via verso la conoscenza che passa per la contemplazione, non per la speculazione. Il blu corrisponde, quindi, ad un’attività mentale quieta che non si dissolve, però, nell’assopimento: esercita “un’azione singolare  e quasi inesprimibile. Come colore è un’energia e tuttavia, trovandosi dal lato meno, è per così dire, un nulla eccitante”…“guardiamo volentieri l’azzurro non perché ci aggredisce ma perché ci attrae” (Goethe). Simbolizza un’esperienza stimolante ma non inquietante che volge all’interno del nostro animo per cogliere e unire più che per analizzare e contrapporre. È il colore della riflessione contemplativa.

CRISTALLOTERAPIA

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Chakra. Lo zaffiro è la pietra associata al sesto chakra (terzo occhio-plesso frontale). L’elemento di questo chakra è la luce che ci fornisce la capacità di vedere. La funzione del vedere, in questo contesto, significa molto di piu di ciò che percepiscono i nostri occhi. Essi sono gli organi della nostra percezione esterna, il sesto chakra è, invece, il mistico terzo occhio, l’organo della percezione interiore. Quando il terzo occhio si apre, ci permette di vedere la figura di insieme, di trascendere il nostro egocentrismo e di trovare il significato piu profondo in ogni cosa.

Questo centro energetico è, quindi, associato alla comprensione del mondo e delle situazioni in un’ottica allargata; il suo scopo è quello di vedere la via e portare la luce della coscienza a tutto ciò che esiste dentro e fuori di noi.

Spirito. Lo zaffiro simboleggia, quindi, “il grande amore per la saggezza” ed è da utilizzarsi “nel caso in cui si desiderino possedere buone capacità intellettuali e una conoscenza profonda e solida”. Questa gemma amplifica l’anelito alla conoscenza e alla verità, favorisce l’intuizione; stimolando l’ipofisi, accresce il desiderio di preghiera, di meditazione e di raccoglimento. 

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CARATTERISTICHE 

Colore. Il colore influenza notevolmente il valore degli zaffiri premiando le tonalità con una saturazione intensa e vivace. Gli esemplari piu preziosi presentano un colore “vellutato” dal blu al blu violaceo, in tonalità da media a medio scura, mentre quelli meno preziosi sono molto chiari o molto scuri.

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Purezza. Gli zaffiri presentano spesso inclusioni ma, in generale, hanno una trasparenza maggiore rispetto ai rubini. La presenza di inclusioni compromette il valore della gemma ma, negli zaffiri, ci sono alcune eccezioni: 

-       l’effetto vellutato tipico degli zaffiri provenienti dal Kashmir è causato da minuscole inclusioni che distribuiscono uniformemente la luce senza compromettere la trasparenza della pietra;

-       gli zaffiri cd. “stellati” presentano il caratteristico effetto ottico denominato “asterismo” che è dovuto alla presenza di minuscole inclusioni aghiformi orientate in direzioni specifiche (di solito, 2, 3 o 6 direzioni che provocano, rispettivamente, “stelle” a 4, 6 e 12 punte). Negli zaffiri stellati piu pregiati, la stella appare al centro della gemma (che è tagliata a cabochon) ed è visibile osservando la gemma da tutte le direzioni (anche ad una certa distanza). 

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Taglio. Per valorizzare il colore e mantenere il maggior peso possibile, i tagliatori si concentrano su alcuni elementi come: le zonature di colore (spesso presenti negli zaffiri), il pleocroismo e la tonalità (chiara o scura) al fine di determinare come orientare il grezzo durante il taglio. Ad esempio, in presenza di zonature di colore sul corpo della gemma, i tagliatori orientano il padiglione sulla zona con la maggiore concentrazione di colore in modo che, osservando la gemma dalla parte anteriore, il colore risulti distribuito uniformemente.

Carati. Gli zaffiri sono ampiamente disponibili in tutte le dimensioni ma, quanto piu aumenta la caratura, tanto piu rari sono gli esemplari di alta qualità (ossia con una buona combinazione di colore e trasparenza) rispetto a quelli di qualità commerciale.

PROVENIENZA

Le principali risorse storiche degli zaffiri sono: Kashmir, Birmania e Sri Lanka.

I piu famosi sono sicuramente gli zaffiri del Kashmir. Fecero la loro apparizione intorno al 1881 quando una frana portò alla luce una grande quantità di cristalli con un insolito colore blu “fiordaliso” vellutato. Tra il 1882 e il 1887, il Maharaja del Kashmir e il suo esercito presero il controllo del giacimento, dove in quel periodo vennero estratti migliaia di splendidi zaffiri. Finito quel periodo, la produzione è divenuta sporadica ma nelle aste internazionali talvolta si trovano ancora.

Altre fonti significative di zaffiri si trovano in Australia, Tailandia, Camogia, Madagascar e Montana (USA).

SINTESI E TRATTAMENTI

Sintesi. Oltre agli zaffiri naturali provenienti dai giacimenti citati, esistono anche gli zaffiri sintetici ossia prodotti in laboratorio mediante diversi procedimenti di sintesi. Le varie tecniche di sintesi si sono succedute sin dagli inizi del ‘900 tanto che è facile trovare gioielli art nouveau e art deco su cui sono stati incastonati zaffiri sintetici. Attualmente, vengono adottate diverse modalità per sintetizzare gli zaffiri in laboratorio, alcune sono piu economiche e altre meno; sono, pertanto, reperibili sul mercato zaffiri sintetici con un costo che varia da 20 dollari al carato fino a 300 dollari al carato (rispettivamente denominati “Verneuil” e “Chatham”, dai nomi degli inventori). Gli zaffiri sintetici, qualsiasi sia la tecnica utilizzata per la produzione, hanno le medesime caratteristiche chimiche e fisiche degli zaffiri naturali ma sono riconoscibili mediante l’analisi  gemmologica delle inclusioni.

Trattamenti. Gli zaffiri naturali sono spesso oggetto di trattamenti. Il piu comune è il trattamento termico mediante il quale si sottopone la gemma ad una temperatura particolarmente elevata (tra i 1200 e i 1800 gradi) in ambiente riducente o ossidante a seconda che si voglia, rispettivamente, intensificare la colorazione blu (quando è molto chiara) oppure ridurla (quando è troppo scura). Con questo trattamento, che è praticato sulla maggior parte degli zaffiri in commercio, consente anche di rimuovere, sciogliendole, alcune inclusioni che compromettono la trasparenza della gemma.

Il trattamento di termodiffusione è, invece, un trattamento che consiste nel sottoporre zaffiri di scarsa qualità (quasi incolori) già tagliati ad un trattamento termico durante il quale vengono però aggiunti elementi chimici cromofori (titanio) che si “diffondono” sulla superficie della gemma donandole la canonica colorazione blu. Come è intuibile, il limite di questa tecnica è il grado di penetrazione del colore in quanto potrebbe essere sufficiente una semplice rilucidatura per rimuoverlo. Questo problema è stato superato qualche anno fa mediante l’aggiunta di un altro elemento chimico (il berillio) la cui struttura atomica consente una penetrazione maggiore e quindi una colorazione omogenea e uniforme della gemma trattata. Gli “zaffiri termodiffusi” hanno un valore estremamente inferiore rispetto agli zaffiri sottoposti al classico trattamento termico. 

Un ulteriore tipo di trattamento a cui possono essere sottoposti alcuni zaffiri di scarsissima qualità (incolori o azzurri chiari e molto fratturati) consiste nel riempire le fratture affioranti in superficie con sostanza vetrosa blu al cobalto. In tale modo, la sostanza vetrosa di colore blu inserita nelle sole fratture fa apparire blu l’intera pietra anche se, di solto, gli zaffiri oggetto di questo tipo di trattamento hanno un aspetto torbido a causa delle molteplici fratture. Gli zaffiri che hanno subito questo trattamento hanno uno scarsissimo valore commerciale e  sono molto piu delicati e a rischio di danneggiamento rispetto agli altri. È, pertanto, fondamentale, in sede di acquisto, richiedere un certificato che attesti il tipo di trattamento a cui lo zaffiro è stato eventualmente sottoposto.

PULIZIA

Ad eccezione degli zaffiri che hanno subito il trattamento di riempimento delle fratture con sostanza vetrosa, tutti gli zaffiri, trattati e non, possono essere sottoposti al procedimento di pulizia ad ultrasuoni o al piu casalingo metodo che consiste nell’immersione in acqua mischiata a sapone e nella successiva detersione con spazzolino da denti a setole morbide.

 

BIBLIOGRAFIA

“The Crystal Zodiac” di Judy Hall

“Il libro delle pietre. Guida pratica all’uso dei cristalli oggi” di Santa Ildegarda

"Cristalloterapia per l'Anima : Studio e pratica per il riequilibrio dei Chakra - Come sviluppare la propria consapevolezza in sintonia con le energie della Nuova Era" di Giorgio Picchi

“Il simbolismo dei colori” di Claudio Widmann

“Il libro dei chakra” di Anodea Judith

“Cristalloterapia” di Fabio Nocentini

“L’arte di curare con le pietre” di Michael Gienger

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